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JUDO (via della cedevolezza)
è un’arte marziale che predilige l’azione corpo a corpo, sia a terra che in piedi. è una disciplina completa che educa al rispetto verso sé stesso e gli altri. Con il judo si allenano forza fisica, riflessi, agilità e tattica, senza dimenticare i precetti fondanti di ogni arte marziale giapponede, quali cortesia, educazione e disciplina. Per far comprendere la filosofia alla base del judo Jigoro Kano, Maestro fondatore del Kodokan di Tokyo, amava dire “Sei-Ryoku-Zen’Yo” letteralmente “il miglior uso dell’energia”, per sottolineare come lo scopo ultimo di tale arte sia quello di ottenere il massimo risultato con il minimo dispendio di energie.


KARATE (via della mano vuota)
è un’arte marziale volta alla formazione del fisico e del carattere. La ripetizione dei gesti tecnici e delle forme (kata), aiutano il praticante a gestire le reazioni istintive, talvolta distruttive. Il combattimento (kumite), dal canto suo, educa alla reattività, all’equilibrio ed all’agilità, in una perenne dimensione di rispetto per le regole e per l’avversario. Il karate è inserito quale disciplina di educazione fisica in Giappone fin dal lontano 1901, per il suo modello educativo motorio costruito in maniera tale da permettere all’atleta, anche se in giovane età, di sviluppare coordinazione, forza muscolare, mobilità articolare e controllo di sé.
Mini NINJA
Il progetto MINI-NINJA vuole proporre ai bambini in età pre-scolare un percorso di crescita motoria basata sul gioco, sulla relazione con bambini di pari età e sui forti strumenti messi a disposizione dal karate e dal judo.
Attraverso l’utilizzo di un’ambientazione fantastica si crea un contesto ludico dove il bambino può esprimere appieno le sue potenzialità e riscoprire quegli schemi motori di base che non ha occasione di sperimentare nè a casa, nè a scuola, nè al parco. Il gioco condotto in palestra, con l’ausilio di attrezzature adeguate, e soprattutto, su un morbido tatami antiurto, contribuisce in maniera sostanziale alla crescita propriocettiva del bambino, alla consapevolezza spazio-temporale ed all’interazione con il mondo che lo circonda, sia esso costituito da cose o da persone.
